Giro d’Italia 2020, Vincenzo Nibali non ha timori: “Grande rispetto per Evenepoel. Perderò a cronometro? Io nasco come cronoman…”
Sarà uno dei grandi obiettivi della sua stagione. Vincenzo Nibali è uno dei grandi favoriti per la vittoria finale del Giro d’Italia 2020 (3-25 ottobre) e ne sarà uomo di riferimento per tutto lo svolgimento. Il siciliano di Corse Rosa ne ha già vinte due e il tris avrebbe un sapore speciale, al suo primo anno con la maglia della Trek-Segafredo. I rivali saranno tanti, primo fra tutti quel Remco Evenepoel che seppur giovanissimo sembra non avere particolari timori reverenziali, ma lo Squalo dello Stretto si è mostrato carico e sicuro dei suoi mezzi durante il suo intervento in occasione della presentazione del nuovo percorso del Giro.
Percorso che inizierà dalla Sicilia a cui Nibali è molto legato: “Sarà molto bello correre fra la mia gente. L’Etna? Renderà la corsa subito molto difficile, anche perché non credo che tutti saremo già in quel momento nella condizione migliore possibile. Il versante che affronteremo? Lo conosco, ma andrà comunque approfondito prima della gara”.
In tema di montagne mitiche, il programma della Corsa Rosa 2020 prevede anche lo Stelvio: “Problemi per il clima? Avremmo dovuto farlo l’anno scorso in una data tradizionale, ma è saltato per il maltempo… In ogni caso credo che le tappe decisive saranno 16esima, 17esima e 18esima. Bisognerà essere al massimo proprio in quel momento”.
Tema avversari. Primo fra tutti, il detentore del Trofeo senza fine, Richard Carapaz? “Arriverà al Giro sotto ben altra prospettiva, di certo tutti lo terremo d’occhio”. E che dire di Evenepoel? “Io ho stima nei suoi confronti – le parole di Nibali – Ha dimostrato di rispettare i ‘grandi’. Quanto alla corsa, vedremo quali saranno le sue doti per un Grande Giro. Normalmente queste gare si decidono nell’ultima settimana, quando vengono fuori le caratteristiche dei fondisti. Di lui, sotto questo aspetto, sappiamo poco: capiremo che tipo di atleta è, ma per lui ho grande rispetto”.
C’è un “pericolo crono” per Nibali? “Questa cosa mi fa rimanere basito. Io nasco come specialista delle prove contro il tempo, da giovane sono stato anche su due podi iridati; solo dopo mi sono specializzato nelle grandi corse a tappe. Ma l’impronta mi è rimasta e inoltre si sa come le cronometro di un Grande Giro possano essere cosa diversa rispetto a una gara singola. Probabilmente per me la prima (quella del primo giorno – ndr) sarà quella più pericolosa. Ma mi difenderò, come ho sempre fatto”.
Sulla marcia di avvicinamento al Giro e al Mondiale di Aigle-Martigny 2020 (l’altro grande obiettivo stagionale), il siciliano sottolinea che “la ripartenza sarà molto complicata, con tante gare importanti tutte una dopo l’altra. Vedremo di valutare la situazione in corso d’opera e di capire a che punto saremo”.
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